In questa seconda parte riprendo gli scritti di Rudolf Steiner, per fornire ulteriori indicazioni di un processo orientativo che mostra l’importanza dell’ATTENZIONE, dell’OSSERVAZIONE e dell’ASCOLTO nel percorso dell’allievo.
Rudolf Steiner – L’Iniziazione (1918)
“Occorre cominciare col dirigere l’attenzione su determinati processi del mondo che ci circonda.”
“Bisogna prima osservare le cose con la maggiore intensità ed esattezza possibili e soltanto dopo abbandonarsi (osservazione consapevole) ai sentimenti che si destano e ai pensieri che sorgono.”
“Nella scienza esoterica non si può progredire, se non sorvegliando i propri sentimenti e pensieri…” (Qui è chiaro che Steiner sta introducendo la pratica dell’osservatore che appartiene alla Vipassana e genericamente alla Mindfulness).
L’allievo deve dirigere “(…) spesso la sua l’attenzione sul processo del divenire, dello svilupparsi, del fiorire (…) e verso il processo dell’appassire, del morire…”
“Va sottolineato che il discepolo non deve perdersi in riflessioni sul significato di questa o quella cosa. Un tale lavoro intellettuale non può che allontanarlo dalla strada giusta.” (Anche nella Vipassana, nello Zen, nella Mindfulness, osservare non vuol dire analizzare, ma puro vedere)
“Il discepolo dell’occultismo deve inoltre dedicare una speciale cura al mondo dei suoni. Occorre distinguere tra il suono delle cose cosiddette inanimate (un oggetto che cade, una campana o uno strumento musicale) e quello che proviene da un essere vivente (un animale o un uomo). Ci ode una campana ne percepisce il suono e vi ricollega un sentimento; chi ode il grido di un animale, oltre a quel sentimento, sentirà nel suono anche la manifestazione dell’esperienza interiore dell’animale: un piacere o un dolore. (…) Deve collegare a fondo il proprio sentimento con il dolore o il piacere che gli vengono rivelati dal suono, non curandosi di ciò che il suono è per lui, se piacevole o spiacevole, gradito o sgradito.”
“Ciò che fino allora era per la sua anima un frastuono incomprensibile, diventa così un significativo linguaggio della natura.”
“Di particolare importanza per l’educazione del discepolo (allievo) è il modo in cui ascolta gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità (le proprie valutazioni). Quando qualcuno esprime un’opinione e un altro lo ascolta, nell’interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione (…) Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione.”
“Deve ascoltare il parere di uomini che, per un aspetto qualsiasi, siano molto inferiori a lui, facendo tacere in sé ogni sentimento della propria superiore conoscenza o capacità.
È utile per tutti ascoltare in tal modo i bambini. Anche il più saggio può imparare moltissimo da loro.
(L’allievo) riesce in tal modo ad ascoltare le parole degli altri con perfetta imparzialità (equanimità)…”
“Se lo scolaro ha avuto la forza e la perseveranza per progredire in conformità ai gradini elementari dell’illuminazione qui descritti, certo si cercherà una giusta guida e la troverà.”
“Il discepolo deve cercare di sviluppare sempre più la sua partecipazione per il mondo degli uomini e degli animali, la sua sensibilità per la bellezza della natura.”
“(Chi) non ha imparato ad aspettare non è adatto alla disciplina esoterica e non arriverà mai a risultati di qualche valore.”
“L’esoterista nulla può dare al suo allievo che già non risieda nascostamente in lui. Può solo guidarlo verso lo sviluppo delle capacità latenti.”
“Anzitutto bisogna liberarsi dall’idea che occorrano pratiche strane e misteriose per arrivare a conoscenze superiori.”
“Per ogni passo innanzi che cerchi di fare nella conoscenza delle verità occulte, devi al tempo stesso fare tre passi nel perfezionamento del tuo carattere verso il bene.”
“Impara a non parlare delle tue visioni spirituali. È bene anche tacere con te stesso. Non cercare di rivestire di parole ciò che vedi nello spirito o di interpretarlo con l’intelletto inadeguato (…) Non cercare perciò di applicare norme antiche a queste nuove esperienze superiori.”
“L’idea che un uomo possa essere per noi soltanto un oggetto di osservazione, non deve passarci neppure per un istante per la mente. (Bisogna) apprezzare incondizionatamente il pieno valore di ogni singolo individuo; ciò che risiede nell’uomo deve essere da noi considerato sacro e intangibile, anche nei nostri pensieri e sentimenti.”
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