(SEMINARIO DI ESPLORAZIONI SENSORIALI)
In questa pagina del mio sito raccolgo tutta la documentazione di questo progetto che sta prendendo forma in me
IL GIARDINO DEL CORPO COSCIENTE
(SEMINARIO DI AVVENTURE CORPOREE E SENSORIALI)
Ho fatto un video dal titolo “IL GIARDINO DEL CORPO COSCIENTE” in cui vi metto a parte di un progetto che sta prendendo forma in me.
Queste sono alcune iniziali considerazioni teoriche per spiegare il progetto che sta alla base di questa avventura di gruppo che si declinerà in incontri residenziali di un weekend, ognuno indipendente dall’altro.
Quando parlo di corpo cosciente desidero spiegare che è la coscienza a compenetrarsi al corpo, ad animarlo, a renderlo il mediatore dell’esperienza della vita. Da ciò scaturisce che maggiore è la consapevolezza che poniamo sul corpo, più sottile diventa l’ascolto e la percezione di esso.
Recuperare la percezione corporea non può essere una mera questione di esercizi meccanici, ma un allenamento coscienzioso alla consapevolezza, tramite la pratica continua dell’attenzione e della concentrazione che sono particolarmente sviluppate dalla meditazione Vipassana e in pratiche simili che hanno il loro mediatore nel respiro naturale.
Finché crediamo di essere il corpo e fissiamo ad esso la nostra identità non sarà mai possibile vivere nella pienezza perché ogni esperienza interna ed esterna è continuamente mutevole. Il corpo è costantemente senziente, il corpo è emozione e stati d’animo, il corpo è intriso d’incrostazioni mentali disfunzionali e di condizionamenti educativi, ideologici e religiosi.
Noi non siamo il corpo. Questa affermazione viene spesso interpretata male, come se volessimo sancire una separazione e una frattura con esso o addirittura volessimo svalutarne l’importanza. Nella mia intenzione è tutto il contrario. Il corpo è la preziosa possibilità di accedere all’esperienza del piano materiale, ovvero di uno degli infiniti piani del Divino. Il corpo è il mediatore di questa esperienza.
Per comprendere le mie parole bisogna fare una rivoluzione copernicana, spostare il fulcro dell’identità dall’ego corporeo, vitale, mentale, al Sé. Mentre scrivo queste parole sono perfettamente consapevole di banalizzare questo concetto, ma preferisco renderlo accessibile.
La meditazione ci viene in aiuto perché è la Via al non essere qualcosa, al non fare, al non cercare, al non desiderare; questo stato di totale non senso cortocircuita la mente-cuore abituata ad ottenere risultati, a porsi obiettivi, a mercanteggiare su tutto e ci conduce al vuoto, al silenzio, da cui emerge la Pienezza d’essere. È da questo piano di coscienza che si sviluppa il Testimone e ogni esperienza corporea, vitale, sensoriale, percettiva ed emotiva acquista intensità e bellezza. Non è il corpo a dare piacere e gioia, ma il corpo è un mediatore per la gioia del Sé, per l’Ananda di cui il Sé è costituito. Possiamo anche dirlo in un altro modo: la pienezza del Sé viene infusa nel corpo e nelle azioni.
Il sentire può essere raffinato dall’ascolto sottile, da minimi stimoli, da sollecitazioni a cui non siamo abituati, a patto però che si sviluppi l’attenzione consapevole ed inclusiva. Questo discorso si applica anche ad ogni tipo di azione e di movimento. Tutti conoscono la meditazione camminata che è un’esemplificazione dello sviluppo della Presenza nel movimento. Ma se il movimento è lento e delicato, oppure non consueto, l’attenzione fa scaturire da esso una percezione più viva di sé, oltre a consentire l’emergere di nuove sensazioni, nuovi sapori di vita ed emozioni più raffinate. Anche l’incontro con l’altro può diventare un’avventura imprevedibile, fuori dagli schemi comportamentali abituali.
“Anche se immagini che qualche oggetto esterno a te ti ha dato la felicità sei in errore, ciò che è successo realmente è che inconsapevolmente l’oggetto ti ha riportato al tuo Sé all’istante, prendendo in prestito la felicità e presentandotela in questo modo” –
Ramana Maharshi – SULLA VITA QUOTIDIANA.
IL GIARDINO DEL CORPO COSCIENTE (gruppo sperimentale di apprendimento)
Spazio interiore ed esteriore nella forma - movimento attento e sviluppo sensoriale, corpo vissuto.
Officina di bioenergetica, danza naturale, musica e ascolto consapevole.
Spiritualità del gesto, intensità del vedere, ascolto del silenzio, meditazione in movimento, suono del respiro.
Identità, spazio del cuore, matrice di fuoco.
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