IL FILOSOFO
Per il valore esperienziale che dò al significato delle parole, il Filosofo, amante della Sophia, non può che essere un iniziato. Ma anche su questa parola pesano interpretazioni superficiali e favolistiche perché a molti appare soprattutto l’immagine del Grande Iniziato, ovvero di colui che è arrivato al massimo grado di realizzazione, l’unione con l’Essere divino. Ma bisogna sottolineare che l’iniziato è colui che INIZIA un viaggio nella Conoscenza (Sophia) collegandosi ad una via Tradizionale gnostica, d’oriente o d’occidente, che gli consenta di procedere secondo la forza del suo Intento e del suo Amore, a ritrovate il Sole nascosto, lo Spirito che anima la sua vita, il Logos. La Filosofia Perenne è la Gnosi, la conoscenza universale che scorre in tutte le epoche e che è comune a tutte le Tradizioni iniziatiche. Nel corso dei millenni si è manifestata nelle vie esoteriche, sorte nei vari periodi storici in funzione del processo evolutivo adatto alla coscienza di certi popoli e civiltà. Ma il fulcro è lo stesso: l’essere umano deve ricordarsi di chi è veramente, un essere spirituale, e tornare alla sua Dignità originaria, la sua Natura divina. Tramite la Sophia si ricongiunge al Logos, il Sole nascosto nell’essere umano, da cui il significato della parola Eliosophia. Nello Gnosticismo Cristiano il Logos è il Cristo e la Sophia è la Maria, la Maddalena. L’anima si unisce allo spirito in un matrimonio mistico. L’anima diventa veicolo dello spirito, si fonde con lo Sposo, e questa Unione ci riporta al piano dell’Essere. Sri Aurobindo incarna nell’incontro con Mère questa Unione. Ma non dobbiamo dimenticare che queste nozze alchemiche si riferiscono ad un processo che può avvenire in ognuno di noi e che è la meta del Filosofo, secondo l’accezione che ho dato a questo termine. L’Eliosophia si fonda sull’Intento e sull’Aspirazione di unire la Via secca e la Via umida, la Via Solare e la Via Lunare, la Volontà con il Surrender. Anche se il progetto è ambizioso, in realtà presuppone la completa Umiltà, il Coraggio, l’Anelito struggente, da alcuni chiamato nostalgia dell’anima, la Determinazione a tutta prova, il dono di sé al Divino. Per tale motivo il filosofo è anche un Guerriero, come Arjuna nella Baghavad Gita.
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