La mentalità fascista non appartiene ad uno schieramento politico ma è una struttura caratteriale che attecchisce a destra e a sinistra. Il fascismo nero (Hitler) e il fascismo rosso (Stalin), sono lo stesso fenomeno.
La radice di questo male è la perdita del contatto con la natura originale del sentire e del vivere. È una vera e propria biopatia, come diceva chiaramente Wilhelm Reich.
Quando al fascismo nero si risponde col fascismo rosso, si rimane imprigionati nella stessa trappola.
La mentalità fascista, a qualsiasi schieramento appartenga, prospera sulla paura e sulla violenza.
La soluzione è promuovere tutte le iniziative che sono connesse alla Vita, al recupero della nostra umanità naturale, al contatto col nostro nucleo vitale e a quello spazio di silenzio interiore da cui nasce l'Azione intelligente e creativa.
Se i liberatori sono "appestati" come gli oppressori, diventeranno essi stessi tiranni.
Ognuno di noi dovrebbe interrogarsi sinceramente, fermandosi ogni tanto nel silenzio, per guardarsi dentro e scovare i semi della sua mentalità "fascista", e poi riprendere la sua azione, spostando il tiro.
È fascista anche il moralista, il santo ad oltranza, i cosiddetti sepolcri imbiancati.
Ognuno di noi ha delle tracce, anche piccole, di questa "peste", se è onesto con se stesso.
Alleniamoci ad osservarci, sospendiamo per un momento le nostre categorie mentali, ritroviamo l'umiltà dei coraggiosi.
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